mercoledì 11 aprile 2012

Ferzan Ozpetek

ancora una volta, il regista supportato da una colonna sonora magica, ci introduce in un mondo di sogno.
la realtà è a dir poco frustrante, e il protagonista, l'attore Elio Germano,cosa altro puo' fare che rifugiarsi nel sogno?
la storia è particolare:Pietro un ragazzo siciliano, si trasferisce a Roma con l'intenzione di diventare attore.forse non una vera passione, ma incosciamente il desiderio di integrarsi in quel mondo in cui lavora l'uomo di cui si è invaghito,e forse per accettare la sua omosessualità.
 Capirà poi essere un sentimento a senso unico.
Pietro convive con la cugina, si spesa facendo cornetti di notte, ma cerca una casa tutta sua.
La trova, la ama subito. una vecchia casa anche un po' malridotta, in uno dei quartieri storici di Roma, Monteverde vecchio.
la casa emana quel sapore antico, che affascina Pietro e pian piano diventa il suo mondo, il suo rifugio...
Nella casa pero' non è solo: scorge improvvisamente persone strambe, vestite di antico, che convivono e inizialmente invadono. fantasmi.
Pietro li vede, li sente...e loro ricambiano.
Sono una compagnia di attori che man mano si scoprirà essere morti in quella casa dove si erano rifugiati per scappare all'arresto accusati di essere spie: era il 1943.
Pietro è l'unico che parla con loro, da loro ha suggerimenti su come affrontare un provino, e a lui viene chiesto in cambio di trovare l'unica della compagnia sparita quella notte di fuga.
Ci riesce e scopre che è lei che li tradi': nel ruolo una fantastica Anna Proclemer.
il gruppo cosi' puo' uscire dalla casa che li teneva prigionieri in attesa di notizie del passato pericolo, nel momento stesso in cui Pietro fallisce il provino, ritornando sulla terra, consapevole del suo non essere all'altezza, di non essere capace di fare l'attore,di aver inseguito un sogno di altri, con altri scopi,per essere accettato.
la verità aiuta a liberarsi di tutte le nostre paure e dai fantasmi della nostra coscenza.

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