lunedì 26 dicembre 2011

Giuseppe Manigrasso -Sculture come fotogrammi di un racconto




La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2012, prevede l’esposizione di trentadue sculture in creta raffiguranti personaggi illustri dell’ambiente culturale partenopeo degli anni settanta, quello che l’artista, definito "un poeta visivo" dal critico Mario Franco, ebbe l’opportunità di conoscere a partire dal 1963, anno in cui si iscrisse alla facoltà di architettura di Napoli. Tra i busti vi sono, infatti, giornalisti, galleristi, scrittori, architetti, professori, critici verso i quali Manigrasso nutre un forte coinvolgimento emotivo e professionale. Le opere dunque non hanno una finalità puramente ritrattistica, piuttosto rappresentano il sentimento con cui la sensibilità dell’artista percepisce tali personalità.
Giuseppe Manigrasso dieci anni fa ricomincia a lavorare la creta, materiale da sempre presente nella sua vita (a Grottaglie suo nonno aveva un laboratorio di artigianato), realizzando cinque serie di sculture, l’ultima delle quali è esposta nella mostra Al Blu di Prussia. La prima serie rappresentava donne celebri napoletane, la seconda donne illustri americane, la terza presidenti italiani, lavoro che lo ha coinvolto molto anche dal punto di vista socio – politico, la quarta raffigurava presidenti americani.
L’esposizione rappresenta il compimento di un percorso artistico durato all’incirca un decennio. Tra le opere più recenti vi sono il busto di Mario Pellegrino e dell’architetto Giuseppe Mannaiuolo. Alcune opere si presentano in creta grezza, altre ricoperte da una sorta di vernice bianca, porcellanata, da cui traspaiono suggestive sfumature rosate per effetto della creta sottostante.
Un artista, dunque, diverso, complesso e ancora irrequieto nel suo girovagare per portare le sue fantasie nel mondo da Spoleto come a Lima, da Firenze a Barcellona, da Venezia a New York e a Sidney.
Per ritornare però sempre nella “sua” Napoli, grazie al “Piano del colore”, un programma d’Edilizia pubblica del dopo-terremoto e che, grazie ora all’attenzione del Blu di Prussia, può ancora una volta emergere straordinaria.

info:http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=38147


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